Published on Novembre 27th, 2021 | by Massimo Campi
0Vincenzo Lancia fonda la sua impresa
Il 27 novembre 1906 inizia la storia del marchio torinese
Vincenzo Lancia era un pilota collaudatore della Fiat, e da questa esperienza nasce la storia di uno dei marchi automobilistici più prestigiosi del secolo scorso. Lancia era sicuramente un genio, un fine collaudatore, un grande costruttore con una incredibile storia che non ha niente a che fare con il mondo dei motori. “Censin” come viene soprannominato, nasce il 24 agosto 1881 a Fobello, in Val Sesia, erede, assieme agli altri figli di una ricca famiglia della zona. Il padre, il cavalier Giuseppe Lancia, si occupa di cibi conservati e già il giorno della nascita, ha già deciso cosa dovrà fare Vincenzo da grande: l’avvocato.
Una infanzia agiata quella di Lancia, ma Censin va male a scuola ed è chiaro a tutti che il ragazzo da grande tutto può fare tranne che l’avvocato, ed il padre a dodici anni lo manda in collegio per fargli raggiungere almeno il traguardo di diploma di ragioniere, con l’intento di trovargli poi un posto di lavoro nella sua grande azienda.
Tra Vincenzo Lancia ed i libri non esiste proprio feeling, il giovane rampollo della famiglia piemontese è attratto dalla meccanica, in modo particolare dall’officina che i Fratelli Ceirano hanno aperto proprio nel cortile della grande casa del cavalier Giuseppe dove vengono montate biciclette e che poi sono vendute con il marchio Welleyes. Vincenzo passa le ore nell’officina ed infine diventa un provetto meccanico ed un valido aiutante dei Ceirano.
La grande svolta arriva quando i Fratelli abbandonano le biciclette e iniziano a riparare le prime automobili, migliorandole ed elaborandole. È una vera folgorazione per il giovane Vincenzo che scappa addirittura dal collegio per poter passare più tempo in officina.
La passione del ragazzo è troppo forte, anche il padre Giuseppe deve arrendersi e dopo mille insistenze dà finalmente al figlio il permesso di lavorare dai Ceirano. Vincenzo è entusiasta, ma c’è però una condizione: “dovrà fare il contabile e non il meccanico” perché all’epoca chi si sporcava le mani di grasso con le prime auto è visto come un operaio di bassa lega, come un povero contadino, un mozzo. “Certo” risposero in coro i fratelli Ceirano e Censin, ma ovviamente la realtà prende tutta un’altra strada. Vincenzo non ha nessuna voglia di maneggiare i libri contabili ed i fratelli hanno presto trovato uno dei migliori meccanici in circolazione per la loro officina.
I mezzi a motore diventano la grande novità ed il sogno del futuro, e nel 1899 la “banda Ceirano” riesce a trovare alcuni finanziatori e iniziano a produrre una piccola auto, progettata dall’ingegner Aristide Faccioli, e battezzata Welleyes come le biciclette.
La macchina ha subito un successo travolgente al punto che i fratelli Ceirano non possono far fronte in nessuno modo agli ordini che piovono da mezza Europa. Tutti sono attratti dalle prestazioni di questa piccola macchina, perfino Giovanni Agnelli che a luglio compra per 30 mila lire, una cifra da capogiro per l’epoca, gli impianti e i brevetti per produrre la Welleyes: nasce così la famosa Fiat 3,5HP. Vincenzo Lancia è una parte importante di questo progetto, intanto ha compiuto 18 anni, fisicamente è già un colosso, ama la musica di Wagner e la buona tavola ed è anche diventato un esperto collaudatore della vettura.
Censin abbandona la piccola officina dei Ceirano ed insieme al suo amico Felice Nazzaro viene assunto alla Fiat come collaudatore e pilota delle vetture torinesi nelle prime gare del secolo. Qualche successo non manca, ma è la meccanica la grande passione di Censin. Passeranno pochi anni alla Fiat, ed il 27 novembre del 1906, con Claudio Fogolin, da vita al suo sogno e nasce la Lancia. La prima vettura prodotta dalla Lancia è la “Tipo 51” o “12 HP” (in seguito chiamata “Alfa”), che rimane in produzione dal 1907 al 1908 con un piccolo motore a quattro cilindri ed una potenza di 28 cv. La Lancia diventa subito famosa per l’introduzione di auto innovative come la Theta del 1913, la prima vettura di produzione europea con un sistema elettrico completo come equipaggiamento standard. Poi arriva nel 1922 la Lambda, la prima con il telaio monoscocca e le sospensioni anteriori indipendenti che diventerà un esempio per tutta la concorrenza.