Published on Settembre 9th, 2021 | by Massimo Campi
0Monza 1991: da Moreno a Schumacher
Michael Schumacher debutta con la Benetton nel GP dâItalia 1991
Prove del Gran Premio dâItalia 1991, sulla gialla gialla/blu/verde Benetton-Ford B191 numero 19 sale il giovane tedesco Michael Schumacher. Ha debuttato due settimane prima sulla verde Jordan del team irlandese, subito impressionando gli addetti del settore. A Spa-Francorchamps il tedesco ha fatto volare, anche se solo in prova, la vettura progettata da Gary Anderson, una monoposto ben fatta e molto interessante. Michael Schumacher è il giovane piĂš promettente della squadra giovani Mercedes, con il prototipo tedesco ha giĂ dimostrato di non temere le potenze elevate, di sapersi destreggiare nelle gare di durata dove conta, oltre alla velocitĂ , anche intelligenza nel sapere valutare le situazioni, ma il suo futuro si chiama Formula Uno, ed il suo manager Willi Weber è alla ricerca di una buona occasione per metterlo dentro lâabitacolo di una monoposto. La Mercedes è disposta a finanziare lâoperazione, vede giĂ un futuro, anche se ancora fosco, di un suo team tedesco nella massima formula alla conquista di un titolo mondiale. In quellâestate, come nei migliori film dâazione, la vita del giovane pilota di Kerpen compie una serie di svolte decisive, fondamentali per il suo futuro che non è ancora stato scritto.
Londra, Betrand Gachot pilota titolare nel team di Jordan, ha una lite con un tassista nel centro della city ed il belga. Per difendersi spruzza negli occhi del tassista, che lo sta malmenando, uno spray urticante acquistato in Germania, ma illegale in Inghilterra ed equiparato dalla legislazione di sua MaestĂ ad unâarma. Accorrono i poliziotti, Gachot viene imprigionato dalle autoritĂ britanniche con una condanna a 18 mesi; la sua carriera in F.1 è finita. Eddy Jordan ha bisogno di un sostituto, soprattutto pagante, per potere schierare due vetture al via di Spa. Willi Weber intuisce lâaffare e si precipita dal Team Manager irlandese con 150.000 dollari dati dalla Mercedes e lâassicurazione che il suo pilota era grande esperto del difficile circuito delle Ardenne. Era una grande bugia, in realtĂ Schumacher aveva visto Spa solo dalle tribune, ma il pilota di Kerpen non si fa intimorire, si cala per la prima volta nellâabitacolo di una Formula Uno, entra in pista, studia il tracciato e capisce la volo la Jordan 191, tanto che spara un settimo posto nelle qualifiche ufficiali, distaccato di 3,401 secondi dal poleman Senna, mentre il suo compagno, lâesperto e veloce Andrea De Cesaris non riesce a fare meglio del 11° posto!
Improvvisamente Schumacher diventa il protagonista del fine settimana, in gara si ferma poco dopo il via con la frizione a pezzi, ma lâinteresse dei vari Team Manager è tutto per il tedesco. Flavio Briatore, il boss della Benetton, intuisce il potenziale del pilota di Kerpen, ma anche il potere finanziario della Mercedes che ha nelle mani il suo manager e subito si precipita da Willi Weber che, molto astutamente, non ha fatto firmare nessun impegno futuro con il Team Jordan.
Monza, nella settima successiva ci sono i test in previsione del GP dâItalia, che si disputa dopo solo 15 giorni da quello belga. I piloti della Benetton sono Nelson Piquet e Roberto Moreno, le due monoposto sviluppate da Ross Brown e Rory Byrne scendono in pista per testare le nuove soluzioni di assetto per Monza, ma nel paddock, al nascosto della stampa, ci sono diverse discussioni tra Flavio Briatore, Eddie Jordan e Willi Weber. Briatore ha giĂ incontrato Weber a Londra, si sono giĂ segretamente accordati, ma câè il problema di Moreno e del suo amico Piquet che non vuole perdere un tranquillo compagno di squadra per un giovane arrembante. Le trattative sono serrate, alla fine Moreno diventa un pilota Jordan con Briatore che paga il sedile al manager irlandese per il resto della stagione.
Ad un certo punto Roberto âPupoâ Moreno scende dalla Benetton e sale sulla seconda Jordan 191. Il secondo pilota della Benetton per il Gran Premio dâItalia è Michael Schumacher. Eâ il colpo da maestro di Flavio Briatore e Willi Weber che non ha fatto firmare nessun impegno ad Eddie Jordan, ma ha firmato un contratto per la prossimo stagione con Flavio Briatore.
Michael Schumacher sale sulla Benetton B191, il tre volte iridato Nelson Piquet lo guarda con sufficienza, ma a Monza il tedesco va subito a punti ed arriva davanti al blasonato compagno di squadra, cogliendo un ottimo quinto posto. âBoss questo è un fenomeno!â sono le considerazioni di Brown e Byrne a Briatore. Le prestazioni del pilota di Kerpen, con un motore standard Ford, sono sensazionali se paragonate a quelle di Nelson Piquet che ha grande esperienza e le migliori evoluzioni. Nelle quattro gare successive, le ultime della stagione 1991, Schumacher arriva due volte tra i primi sei, confermando che il circus della F.1 aveva appena trovato il futuro campione.
Immagini Š Massimo Campi