Published on Aprile 22nd, 2021 | by Massimo Campi
0Michele Alboreto, l’ultima gara
Il 22 aprile 2001 Michele Alboreto correva la sua ultima gara a Monza
Monza, 22 aprile 2001, c’è una Lamborghini Diablo GTR nera, versione racing, pronta nei box della 1000 Km di Monza FIA Sport Car. Lo schieramento è pronto per la gara del Lamborghini Supertrophy, sul cofano della Diablo GTR capeggia un grande stemma con il toro e sul lunotto il nome del pilota: Michele Alboreto. L’Audi, proprietaria del marchio ha ideato il nuovo campionato monomarca con la granturismo modenese e Michele, pilota di punta della squadra di Ingolstadt, deve fare da testimonial nella gara lombarda.
Il campione di Rozzano ha 44 anni, ha conquistato gare, trofei, è stato vicecampione del mondo ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1997. Reinhold Joest e Wolfgang Ullrich hanno subito pensato a lui quando l’Audi ha deciso di andare alla conquista delle gare endurance, ed in marzo è salito per l’ultima volta sul gradino più alto del podio a Sebring, portando alla vittoria la R8 con Dindo Capello e Laurent Aiello. Michele è alla fine della carriera, è un pilota appagato anche se ha ancora voglia di confrontarsi, anzi di trasmettere la sua passione e la professione ai giovani. Il presidente della CSAI è il suo amico Piero Ferrari che lo vuole al fianco come vicepresidente, Michele accorre alla chiamata, vede quello come suo futuro.
Indossa tuta e casco, entra nell’abitacolo della Lamborghini, corre in coppia con il campione di sci francese Luc Alphand, che ha abbandonato la neve per passare all’asfalto e correre con le ruote coperte nel Lamborghini Supertrophy. Quando esce dall’abitacolo è il solito Michele di sempre, disponibile, mai banale nelle interviste. Michele è a Monza, nella sua Monza, trova tanti amici, come Adriano Salvati, tutti gli vogliono stringere la mano, fare una foto, scambiare due chiacchiere, e lui da grande signore non si nega a nessuno.
Domenica pomeriggio, sala stampa, la 1000 Km è in corso, seduti alle postazioni qualche giornalista e pochi fotografi di passaggio. Entra Michele, è appena uscito dalla Direzione Gara dove è andato a salutare altri amici, si ferma con noi pochi giornalisti presenti, sempre disponibile a fare quattro chiacchiere, ma mai banale negli argomenti.
…Michele bella vittoria a Sebring! “È stata dura, ma con Dindo a Laurent siamo un gran bell’equipaggio ed abbiamo portato a casa la vittoria, sono proprio felice ed anche Wolfgang (Ullrich) era molto contento. Bello…bello! vincere in Florida mi mancava…, ma ora sono pronto per nuove sfide con la CSAI: con Piero (Ferrari) stiamo preparando un programma per i giovani con lo scopo di portare nuove leve nella massima formula.”
…Già gli italiani sono sempre meno in F.1 “ci sono Giancarlo (Fisichella) e Jarno (Trulli), sono bravi, ma serve investire nelle formule promozionali, bisogna creare nuovamente una filiera cha parta dal basso e mediante varie selezioni sostenga i migliori. Io stesso ho iniziato per passione, senza soldi, per merito degli amici della Scuderia Salvati. Hanno creduto in me, hanno trovato chi ha investito sulla mia persona, mi hanno formato e sono passato dalla passione al professionismo arrivando ai vertici. Servono investimenti, bisognerebbe che la Ferrari capisca l’importanza di allevare giovani talenti, con tutti i miliardi di lire che spendono in F.1 basterebbe qualche briciola per creare i campioni del futuro.”
…Bella idea, ma tra poco c’è anche Le Mans e come vedi la gara quest’anno? “l’Audi va veramente bene, la gara francese è molto cambiata negli ultimi anni, con le nuove regole e la ridotta capacità dei serbatoi è come fare tanti piccoli gran premi. Non c’è più tempo per rilassarsi, si corre sempre al massimo, ma ci vuole anche molta professionalità per evitare i problemi in pista con le macchine più lente e capire quale è il ritmo giusto di gara. Mi piacerebbe tornare sul gradino più alto del podio, alzare nuovamente il trofeo con i miei compagni. La R8 è stata ulteriormente sviluppata ed abbiamo in programma una serie di test in questi giorni al Lautsizring in Germania, anzi devo scappare a casa a preparare le ultime cose da mettere in valigia per partire. Ciao ragazzi, quando ci incontriamo la prossima volta vi aggiorno sui prossimi programmi.”
..Ok Michele, ci vediamo a Le Mans! “certamente, ti aspetto nel paddock, ed alla conferenza stampa del venerdì.” ….è stata l’ultima stretta di mano.
Sera del 25 aprile 2001, i telegiornali aprono con la triste notizia “Michele Alboreto è deceduto in Germania durante un test con la nuova Audi che stava collaudando per la 24 Ore di le Mans”.
A distanza di molti anni, riguardando le immagini di quella giornata, quell’ultima volta in pista a Monza, nella sua Monza dove tutto è iniziato, ho visto su quel volto una espressione di dubbio, quasi di tristezza, forse un presagio per quello che doveva succedere.
Ciao Michele, è stato un onore conoscerti!
Immagini © Massimo Campi