Published on Dicembre 27th, 2020 | by Massimo Campi
0Jean Rondeau, l’uomo di Le Mans
Il 27 dicembre 1985 scompariva drammaticamente Jean Rondeau, un pilota che ha fatto della gara francese il sogno della vita.
Il 27 dicembre 1985, Jean Rondeau perdeva la vita in un incidente stradale. Era nato il 13 maggio del 1946 a Le Mans, ed il sogno della sua vita è stato quello di vincere nella gara di casa sua. Tutta la sua esistenza è intrecciata con le vicende della più famosa gara di durata del mondo. La passione per la “gara” inizia a soli tre anni, quando suo padre lo porta a vedere la 17 ° edizione della 24 Ore di Le Mans, la prima disputata dopo il secondo conflitto mondiale. Jean inizia la carriera agonistica all’età di soli 8 anni ed a 10 anni partecipa al “Critérium du Jeune Pilote”, un evento organizzato dalla Automobil Club de l’Ouest per scoprire nuovi talenti. Inizia a correre nel Trofeo Alpine e nelle cronoscalate, ma il sogno è quello di correre sul tracciato della Sarthe e nel 1972 avviene il debutto con una Chevron 2 litri. L’avventura a Le Mans continua con diverse vetture fino a quando decise di diventare costruttore approfittando di una sponsorizzazione della Inaltera, da cui prese il nome la vettura.
La Inaltera, che in seguito diventa Rondeau, alla fine degli anni ’70 deve fare i conti con le Porsche e con la Renault, che vincono le edizioni della maratona francese, ma il 1980 è l’anno del trionfo: la Rondeau 379B, con il DFV di 3 litri preparato da Mader, vince la 24 ore di Le Mans pilotata dallo stesso Jean Rondeau e da Jean Pierre Jassaud. Per il pilota-costruttore di Le Mans è il trionfo, il raggiungimento del più grande ed importante sogno della sua vita.
Le Rondeau rimangono nelle edizioni seguenti le principali antagoniste delle Porsche, ma dopo la fallimentare 24 Ore di Le Mans del 1983, la Ford France ritirò il suo appoggio economico e nonostante gli avesse commissionato una fornitura di monoposto addestrative, la sua azienda fu costretta alla chiusura alla fine del 1985. Tra i successi sportivi delle Rondeau c’è anche la vittoria nella 1000 Km di Monza del 1982 con Giorgio Francia e Henry Pescarolo. L’avventura del transalpino continua come pilota, ma il 27 dicembre 1985, alle 15:30, l’auto di Jean Rondeau rimane intrappolata tra le sbarre del passaggio a livello di Champagné, un treno colpisce la sua Porsche 944 sulla destra del paraurti, la macchina si girò e si infilò sotto il treno: per il pilota-costruttore non ci fu scampo. Muore così un uomo simbolo della passione di Le Mans per la propria gara.