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Published on Aprile 18th, 2016 | by Bruno Brida

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Wec a Silverstone: prima Audi, ma vince Porsche

Alla 6 Ore di Silverstone l’Audi taglia per prima il traguardo ma la vittoria va alla Porsche.

6 Ore di Silverstone 2016 - Euforia nel box Audi per una vittoria poi revocata

Euforia nel box Audi per una vittoria poi revocata.

La 6 Ore di Silverstone ha aperto la stagione 2016 del Mondiale Endurance in modo pirotecnico, con botti in pista e gran finale a sorpresa nel post gara.

Se vi è rimasto ancora un briciolo di passione per l’automobilismo, vi consigliamo di seguire le dirette delle gare in streaming e la sintesi su Eurosport del Wec. È adrenalina pura non solo per i piloti ma anche per gli spettatori. Altro che la Formula 1!

Quanto successo ieri a Silverstone non è l’eccezione bensì la regola. Le sorprese sono iniziate durante le qualifiche quando sotto la pioggia, a sorpresa visti i risultati 2015, l’Audi strappava l’intera prima fila alla Porsche.

Poco male, direte voi, con una gara di sei ore partire al palo conta ben poco. Poco dal punto di vista della strategia di gara ma molto in termini di orgoglio, tant’è che la Porsche ha cercato di prendere subito, con qualche rischio, il comando delle operazioni.

L’Audi però dimostrava di aver recuperato l’handicap prestazionale che l’aveva penalizzata durante tutta la stagione scorsa e cercava di recuperare la posizione di testa anche con qualche sportellata in curva.

Una situazione che ha finito per innervosire Brendon Hartley che aveva rilevato da Webber la 919 # 1 in prima posizione. Per cercare di staccare i rivali, il neozelandese perdeva un po’ di lucidità e nella foga chiudeva la traiettoria ad una 911 RSR appena superata. Risultato, uno spettacolare quasi cappottamento che rimescolava di nuovo le carte in gioco.

Alla ripartenza, l’Audi prendeva il comando, seguita come un’ombra dalla Porsche superstite, quella di Lieb-Dumas-Jani, ma una foratura a cinquanta minuti dal termine consentiva alla R18 di André Lotterer, Marcel Fässler e Benoit Tréluyer di involarsi sola al traguardo.

Purtroppo, nelle verifiche post gara, la R18 veniva tolta dalla classifica a causa di problemi al fondo. Lo sfregamento eccessivo del fondo aveva portato a un’usura superiore ai limiti fissati dal regolamento.

Quindi, vittoria per la Porsche 919 Hybrid #2 di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb, secondo posto per la nuovissima Toyota TS050 Hybrid di Stéphane Sarrazin, Mike Conway e Kamui Kobayashi. E terzo posto del podio per gli increduli Mathéo Tuscher, Dominik Kraihamer ed Alexandre Imperatori sulla loro Rebellion R-One AER, una LMP1 con motore tradizionale, cioè non ibrido.

A Silverstone ha debuttato anche la nuova norma che consente l’intervento in pista di un meccanico per cercare di far ripartire una vettura. È successo per l’Audi #8 che ferma a lato pista ha aspettato l’arrivo di un meccanico con tanto di valigetta degli attrezzi che ha cercato (invano) di farla ripartire. Insomma, una sorta di soccorso Aci! Affascinante anche se potenzialmente pericoloso.

6 Ore di Silverstone - Splendida vittoria in LMGTE Pro per la nuovissima Ferrari 488 dell'AF Corse

Splendida vittoria in LMGTE Pro per la nuovissima Ferrari 488 dell’AF Corse.

Detto del successo, annunciato, in LMP2 della Ligier, che ha piazzato due sue JS P2 Nissan ai primi due posti di categoria, va segnata la splendida vittoria della nuovissima Ferrari 488 dell’AF Corse che ha conquistato i primi due gradini del podio della LMGTE Pro, rispettivamente con Davide Rigon – Sam Bird e con Gianmaria Bruni – James Calado. La supremazia della 488 è stata così netta nei confronti delle solite Aston Martin e delle attesissime Ford GT da tenere una forte penalizzazione in sede di balance of performance.

Vittoria del Cavallino, con la vecchia ma sempre valida F458 Italia affidata al trio Perredo – Collard – Aguas, nella categoria LMGTE Am.

Per la classifica finale della 6 Ore di Silverstone, prova di apertura del Mondiale Endurance 2016, clicca qui.

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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