Storia

Published on Settembre 4th, 2015 | by Massimo Campi

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Ferdinand Porsche, dall’Auto Union al Maggiolino

Il 3 settembre 1875 nasceva Ferdinand Porsche, una delle più brillanti menti ingegneristiche nel mondo dell’auto.

 

E’ stato uno degli uomini che ha motorizzato il mondo, parliamo dell’Ing. Ferdinand Porsche che è nato il 3 settembre del 1875 a Maffersdorf, oggi Vratislavice nad Nisou, in Boemia settentrionale, a quel tempo impero austro-ungarico in una famiglia cattolica ma di costumi calvinisti. Dopo aver frequentato la Staatsgewerbeschule, a Liberec, una scuola professionale, nel 1898 si trasferisce nella Vienna della belle époque dove inizia a lavorare nella compagnia Elettrica e successivamente nella “k.u.k-Hofwagenfabrik Jakob Lohner & Co.” di Floridsdorf che produceva carrozze per i reali. Porsche è attratto dai sistemi di locomozione, soprattutto dopo l’Esposizione Universale di Parigi del 1900 dove venne presentata la “Semper Vivus Lohner-Porsche”, primo veicolo ibrido nonché atrazione integrale della storia, dotato di un motore a combustione interna e di un motore elettrico su ciascuna ruota. Porsche è lanciato, e nel 1906 è nominato Direttore Tecnico presso la Austro-Daimler di Wiener Neustadt, dove progetta un’auto con la quale vince una gara di durata per vetture turismo: sarà la prima di una lunghissima serie di vittorie per i veicoli progettati da Porsche. In seguito fonda un suo studio tecnico, la Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH nel 1929 a Stoccarda,  progetta vari veicoli e con l’avvento del governo nazista degli anni ’30 trova sempre più spazi di lavoro. Nel 1932 Porsche progetta, la Auto Union P-Wagen: la monoposto da Gran Premio, con una monoscocca in lega di alluminio e motore 16 cilindri a V. Tra i tanti record di quella vettura quello di velocità, sull’autostrada Francoforte-Darmstadt, a ben 416 km/h. Hitler gli commissiona la macchina del popolo, la Volkswagen che dovrà motorizzare la Germania ma bisognerà attendere la fine della guerra per la sua commercializzazione. Durante la seconda guerra mondiale, il prezioso patrim onio di conoscenze ed intuizioni di Porsche venne sfruttato dal partito nazista a fini bellici: Ferdinand infatti progettò il carro VK 3001 (P), ordinato in tre prototipi, l’unico dei quali fu prodotto nell’ottobre del 1941 ed il carro Panzer VI Tiger (P) di cui furono costruiti 90 scafi, successivamente utilizzati per il cacciacarri Elefant, detto anche Ferdinand in onore di Porsche.

Finita la guerra, accusato di collaborazionismo con il regime nazista, Porsche venne arrestato e dovette scontare 20 mesi di carcere. In seguito grazie all’intervento ed alla cauzione pagata da Piero Dusio, creatore della Cisitalia, Porsche ritornò libero e poté finalmente fondare presso una vecchia segheria di Gmund una fabbrica di automobili che portava il suo nome: era il giugno 1948. Poco dopo nacque la prima 356 e iniziò una nuova avventura che dura fino ai giorni nostri. Ferdinand Porsche morì di infarto il 30 gennaio 1951 a Stoccarda, secondo alcuni anche in seguito ai postumi della prigionia sotto i francesi.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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