Published on Agosto 4th, 2014 | by redazione
0Indycar a Mid-Ohio: eroica rimonta da ultimo a primo per Scott Dixon
E’ il campione in carica Scott Dixon a portarsi a casa il quartultimo appuntamento della stagione 2014, dopo una gestione di gara incredibile che è riuscita a sfruttare appieno la fortuna di una caution uscita al momento giusto.
Il primo colpo di scena si ha al giro “-1” ovvero durante uno dei giri di ricognizione, quando Helio Castroneves, leader della classifica di campionato, porta la sua Dallara ai box dove i meccanici sembrano tardare a capire quale sia il problema: cambiano il volante, smontano il musetto, lo rimontano, avviano la macchina, la spengono. Intanto la gara parte con Sebastien Bourdais che non ha problemi a tenere a bada Josef Newgarden, mentre Tony Kanaan finisce in testacoda e viene centrato da Marco Andretti. Entrambi subito ritirati. Nel corso della caution frutto dell’incidente Castroneves riesce a ripartire ma con 5 giri di distacco.
Con il Brasiliano praticamente fuori dai giochi, Ryan Hunter-Reay, terzo in gara, ha la possibilità di ridurre consistentemente i punti che lo separano dalla vetta del campionato, ma rovina tutto percorrendo la pit lane con una velocità superiore a quella limite, beccandosi subito un drive through e finendo dietro a Will Power. Non contento, va pure in testacoda mentre tenta di riprendere l’Australiano di Penske e provoca una caution. E qui la gara cambia. Siamo al giro 39 su 90 e Scott Dixon si era già fermato al 31, mentre tutti gli altri sfruttano la pace car per effettuare la loro sosta.
Quando viene data la bandiera verde, Il neozelandese di Ganassi è primo, seguito dal gruppo che fino ad allora aveva occupato le prime posizioni, ovvero Bourdais, Newgarden, Carlos Munoz e James Hinchcliffe. Non solo è primo, ma è pure il più veloce in pista, fino a quando Newgarden si libera di Bourdais e arriva addosso a Dixon ma senza riuscire a superarlo. Anzi, il pilota di Sarah Fisher si prenderà pure un drive through per aver preso con la macchina, durante un pit stop, un cavo di una pistola per le gomme, provocando la caduta del meccanico che ci era rimasto impigliato.
Da qui in poi, Dixon non lo si vedrà più, essendo Bourdais a più di 8 secondi all’arrivo (nonostante Dixon dovesse risparmiare etanolo vista la sosta anticipata), mentre Hinchcliffe passerà Munoz e proverà, senza riuscirci a rubare la seconda posizione al Francese.