Published on Giugno 14th, 2013 | by redazione
0La Ferrari porta la F1 a Gerusalemme, tra le poteste dei palestinesi
A duecento all’ora davanti a sessantamila spettatori. E’ stata una giornata speciale per Giancarlo Fisichella, grande protagonista insieme alla Ferrari F60 della prima edizione del Jerusalem Peace Road Show, evento organizzato sotto l’egida del Comune di Gerusalemme e con il supporto di Kaspersky Lab, uno dei più importanti partner della Scuderia Ferrari.
Dieci volte, suddivise in tre parti, il pilota della Ferrari ha ripetuto i 2800 metri del tracciato disegnato lungo i saliscendi della città, arrivando a toccare anche una velocità massima di 200 km/h e deliziando il pubblico con alcuni burn-out e partenze simulate.
«Sono state sensazioni davvero fantastiche ed incredibili», ha detto Giancarlo una volta sceso dalla vettura. «Poter girare davanti a tantissime persone in un luogo così storico è stato molto emozionante, così come lo era stato visitare la Città Vecchia questa mattina. Davvero una giornata memorabile per me».
Per dovere di cronaca, va detto che l’esibizione della Ferrari ha suscitato le proteste della popolazione araba della città santa. L’evento, sottolineano i palestinesi, appare particolarmente «offensivo» perché è stato organizzato a sole due settimane dal 46mo anniversario dell’occupazione di Gerusalemme Est.
L’Anp (Autorità nazionale palestinese) aveva chiesto a Maranello di annullare la sua partecipazione al Jerusalem peace road show. «Questa corsa è un proseguimento della guerra di occupazione (israeliana) che continua a ripercuotersi sulla città santa di Gerusalemme», sottolinea il governo di Ramallah. «L’iniziativa viola tutte le convenzioni e norme internazionali che considerano Gerusalemme una città occupata. È illegale organizzare alcunché su un territorio spogliato della legalità internazionale». Protesta da parte sua Khaled Qedwa, segretario dell’Automobil club palestinese, per il quale «occorre proteggere il carattere arabo della città santa».
Nel video, i momenti salienti dell’esibizione.