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Published on Giugno 7th, 2013 | by Bruno Brida

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Eric Bouillier (Lotus): «La Mercedes va condannata per quel test, ma anche la Ferrari …»

Eric Bouillier, team principal della Lotus.

Eric Bouillier, team principal della Lotus.

Sinora se ne era stato tranquillo, lasciando che fossero gli altri a portare avanti le polemiche sull’ormai arcinoto fattaccio dei test “subdoli” di gomme effettuate dalla Mercedes a Barcellona.

Ma a Montreal, mentre finiscono di allestire i box, Eric Bouillier, team principal della Lotus, ha finalmente detto la sua. Un parere importante sia perché un suo pilota (Kimi Raikkonen) è in lotta per il titolo, sia perché la sua monoposto è stata, almeno fino ad oggi, quella che ha saputo sfruttare al meglio le coperture messe a disposizione dalla Pirelli.

Nel dichiararsi fiducioso sul fatto che la Fia prenderà provvedimenti per la violazione palese delle norme, parte lancia in resta contro la Pirelli. «Ora dobbiamo sederci tutti quanti attorno ad un tavolo per decidere come andare avanti. Perché la Pirelli deve avere un comportamento imparziale. I test sono vietati. Abbiamo un regolamento sportivo ed un accordo firmato da tutte le parti in causa. Quindi c’è stata una chiara violazione da qualche parte. Qualcuno si è comportato in modo molto subdolo e questo è grave. La Pirelli deve ricordarsi che siamo tutti uguali per lei». 

Per quanto riguarda il test gomme effettuato anche dalla Ferrari, sempre a Barcellona, Eric Bouillier dice che «loro non hanno violato l’accordo perché hanno usato una vettura vecchia». Ma aggiunge: «Alla Ferrari hanno certamente uomini capaci di estrapolare i dati raccolti con una monoposto del 2011 per ottenere una migliore comprensione delle gomme». Insomma per il team principal della Lotus quel test della Rossa è «a filo della lealtà».

Per la Mercedes non ci sono dubbi: «La loro è una chiara, evidente violazione degli accordi. E va punita. Hanno acquisito conoscenze in modo illegale. Poter provare in pista la monoposto con cui si disputa il campionato dà un vantaggio enorme sulla concorrenza. Per anni le prestazioni dipendevano solo ed esclusivamente dall’aerodinamica. Oggi per vincere è necessaria la giusta conoscenza delle gomme. E a qualcuno è stata data la possibilità di aumentare la sua. E questo non è ammissibile».

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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