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Published on Aprile 30th, 2013 | by Bruno Brida

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GT Opel al Paul Ricard: week end di apprendistato per il veneto Bhai Tech Racing

La McLaren MP4 12C GT3 di Giorgio Pantano/Rafael Suzuki impegnata al Paul Ricard nel primo appuntamento del GT Open 2013.

La McLaren MP4 12C GT3 di Giorgio Pantano/Rafael Suzuki impegnata al Paul Ricard nel primo appuntamento del GT Open 2013.

Il primo appuntamento 2013 della serie GT Open ha coinciso con il debutto agonistico del padovano Bhai Tech Racing. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche, il team diretto dall’ingegner Roberto Costa ha potuto accumulare esperienza con i due esemplari della nuova McLaren MP4 12 C GT3 affidate alle coppie di piloti Pantano/Suzuki e Van Der Drif/Razia, all’esordio nella serie internazionale, accogliendo dati, segnando incoraggianti intertempi fin dalle prove libere.

In qualifica 1 il talento dei quattro formulisti viene messo in bella mostra monopolizzando tutta la seconda fila con la vettura #65 italo-brasiliana Pantano/Suziki davanti ai compagni. Purtroppo in gara la fortuna non è stata dalla parte della compagine veneta e l’avventura di Van der Drift è durata solo lochi chilometri a causa di un contatto con l’Aston Martin poi vincitrice, che porta il neozelandese a salutare in anticipo la corsa dopo un testacoda.

Nelle fasi finali anche la seconda macchina, affidata a Suzuki, esce di scena. L’impatto è violento e i danni riportati non possono essere riparati in tempo per la seconda qualifica dove, con grande determinazione, Luiz Razia tiene alto il morale regalando al team la prima fila con il secondo miglior tempo. Ancora una volta il verdetto finale della corsa non rende giustizia e Van der Drift, dopo una lunga sosta ai box per sistemare alcune parti della carrozzeria e aver preso i comandi da Razia, chiude al quindicesimo posto.

«Non possiamo ritenerci soddisfatti del risultato finale in quanto non siamo riusciti a risolvere i problemi in condizione di pista bagnata. Per noi era tutto nuovo e non avevamo mai girato in queste condizioni. Le scelte fatte purtroppo non hanno pagato. Ora lavoreremo al fianco di McLaren per analizzare tutti i dati, anche legati alle gomme Dunlop rain», analizza il direttore tecnico Roberto Costa. «Con pista asciutta invece la macchina si è dimostrata competitiva. Non dobbiamo dimenticarci che siamo solo all’inizio dello sviluppo».

 

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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