Published on Aprile 27th, 2013 | by redazione
0Quanti casi umani nel mondiale di Formula 1!
Come succede anche nel calcio, quando sono spenti i motori delle monoposto si accendono le voci sul mercato-piloti per la prossima stagione. Ovviamente, il caso di Mark Webber continua a tenere banco, soprattutto dopo che la Porsche ha dichiarato ufficialmente che l’australiano non fa parte del suo programma di rientro nel mondiale endurance, soprattutto della prossima 24 Ore di Le Mans.
Allora che farà Webber nel 2014, tenendo conto che la sua coabitazione con Vettel in Red Bull è ormai giunta al limite della sopportazione. Ormai ha raccolto tutto quello che la F1 poteva offrirgli e probabilmente non intende più fare il valletto al giovane e titolato compagno, soprattutto alla veneranda età di quasi 37 anni, e non vuole portare soldi ma riceverne. Allora F1, addio? Probabile, anche se … mai dire mai, in questo mondo.
Discorso opposto per Kimi Raikkonen che, ha firmato con la Lotus fino al 2013. Il boss del team Eric Boullier farà di tutto per tenerselo, visti i risultati dell’anno scorso e soprattutto quelli di questa prima parte di stagione. Forse per la prima volta in vita sua, Raikkonen si trova bene in una squadra, si sente valorizzato, coccolato e Boullier spera che anche questo possa servire a trattere il finlandese che è corteggiato anche da altri team importanti e ben più danarosi. I sentimenti conteranno più del vil denaro? Lo sapremo a fine stagione.
Ed eccoci in casa Ferrari, dove sta affiorando per l’ennesima volta il caso Massa, senza dimenticare il disastroso risultato in Bahrain ed una gestione dal muretto sempre prevedibile per gli avversari e meno male che c’è San Fernando a salvare la situazione, anche se lui sembra stanco di far miracoli.
Ma torniamo a Felipe Massa, il cui inizio di stagione non era stato malvagio, anzi, con il brasiliano in qualifica spesso più incisivo del compagno, anche se in gara come al solito si perdeva.
In Bahrain è suonato il campanello d’allarme. Con un Fernando in difficoltà per la rottura del DRS, Felipe aveva a portata di mano la grande occasione, se non di vincere (impossibile), almeno di lottare per il gradino più basso del podio. Invece, si è classificato al 15esimo posto, con Alonso ottavo. Certo, è stato flagellato dalla sfortuna (due forature quasi di seguito non sono una cosa di tutti i giorni), ma è sembrato tornato ad essere il pilota apatico degli ultimi campionati.
Qual è il vero Massa? Quello delle prime gare o quello (solito) del Bahrain? Sarà un peso o un valore aggiunto per Maranello? A forza di dargli fiducia si stanno perdendo da anni punti preziosi nella classifica costruttori. Se confermato, l’anno prossimo cosa farà con una vettura completamente nuova? Ai posteri l’ardua sentenza!
C’è poi il mistero di Robert Kubica che si dice si sia allenato al simulatore della Mercedes. I risultati non sono noti, di certo è una notizia molto suggestiva che sarebbe bello fosse vera e preludio del rientro dello sfortunato campione polacco.
C’è poi la questione dei motori, con l’arrivo dei nuovi V6 1.6 litri monoturbo ibridi. C’è la corsa dei team “minori” a cercare di ottenerli dai grandi team, ossia Mercedes (che ha già un cliente, la Force India) e Ferrari, che potrebbe equipaggiare la Marussia. Poi dovrebbe tornare come motorista la Honda per la McLaren e forse per la Sauber e la Toyota per la Williams, mentre la Toro Rosso potrebbe accasarsi con la Renault. Insomma di carne al fuoco ce n’è parecchia per la stagione prossima. Basta che non carbonizzi (metaforicamente parlando) tutta!