Published on Aprile 26th, 2013 | by Massimo Campi
025 aprile 1965: la Ferrari inaugura la 1000 Km di Monza
Pochi minuti prima delle ore 14 del 25 aprile 1965 ha inizio le storia della 1000 Km di Monza. Il tracciato scelto è quello completo: pista stradale con anello di alta velocità, rallentato da una variante all’ingresso della seconda curva sopraelevata. Le vetture schierate sul rettilineo pronte per la partenza sono 34, capeggiate dalla Ferrari 275 P2 di Mike Parkes, in coppia con Jean Guichet, autore del miglior tempo nelle prove.
Si abbassa la bandiera verde e la gara ha immediatamente un inizio movimentato. Chiamata in causa è la curva nord della sopraelevata, quella in cui i concorrenti entrano in pieno. Il fondo in cemento, piuttosto irregolare, mette a dura prova le sospensioni ed i pneumatici delle vetture in gara. Il primo farne le spese è John Surtees, con la Ferrari più potente, che deve fermarsi ai box per sostituire una gomma dechappata. Per l’equipaggio della 330 P2 inizia una lunga rimonta che li porta fino al secondo gradino del podio. La 275 P2 di Parkes e Guichet si porta in testa alla classifica, posizione che mantiene fino allo scadere della gara, vincendola ad oltre 202 all’ora di media. Alla Ferrari 330 di Surtees-Scarfiotti viene dato l’ordine di scuderia di non attaccare i compagni di squadra per non sollecitare troppo le vetture messe alla dura prova dalle elevate velocità del tracciato brianzolo.
La piccola Dino 1,6 di Bandini-Vaccarella si deve arrendere al primo giro. La versione ufficiale parla di un fuori giri accidentale di Lorenzo Bandini, ma sembra che la “piccola” di Maranello abbia accusato la rottura dello sterzo sull’anello di alta velocità con gran spavento del pilota milanese.
Le rotture di sospensioni, scatole sterzo, telai e gomme a causa delle grandi sollecitazioni della pista sopraelevata sono il vero problema della gara. Oltre a Bandini, Vaccarella e Surtees, l’elenco continua con la rottura dello sterzo per la Ferrari 250 LM di Mairesse-Bianchi, sospensione posteriore per la Ferrari 250 LM di Gosselin-Frank, gomma per la 250 LM di Innes Ireland, sterzo per la GT 40 di Maglioli, ed un continuo cambio di gomme per tutti i concorrenti in gara.
Dopo il ritiro di Bandini ed i guai alla 330 di Surtees, al secondo posto si insidia la Ferrari 4400 monoalbero di Muller-Spychinger. Purtroppo la macchina scompare di scena in modo drammatico con la scomparsa del giovane pilota svizzero Tommy Spychinger che in Italia era noto per essere stato un pilota della squadra Abarth. Al terzo posto in classifica si insidia la Ford GT 40 di Chris Amon ed Umberto Maglioli, ma dopo alcuni giri l’italiano esce di pista sull’anello di alta velocità. Dopo questo ennesimo incidente al terzo posto risale la GT 40 di Ken Miles e Bruce Mc Laren che termina la gara sul gradino più basso del podio alle spalle delle due Ferrari.
Al quarto posto è finita la Porsche 904 GTS di Ben Pon – Rob Slotemaker che ha preceduto la Grifo-Bizzarrini di Pierre Noblet – Mario Casoni e la 250 LM di Innes Ireland – Mike Salmon. Andrea De Adamich in coppia con Bussinello, ha portato al settimo posto assoluto l’Alfa Romeo TZ2.
La prima edizione della 1000 Km di Monza si è conclusa con un trionfo della Ferrari, che ha vinto la prima vera sfida con il colosso di Detroit, ed inizia la rincorsa al titolo mondiale. A far da contorno alle rosse di Maranello un pubblico degno di un gran premio. Le uniche critiche riscontrate riguardano il percorso, in pratica l’anello di alta velocità giudicato troppo pericoloso per il fondo irregolare e le alte velocità raggiunte.
Massimo Campi