Clay Regazzoni quasi mondiale 1974 - Motoremotion.it


Storia

Published on Ottobre 4th, 2013 | by Massimo Campi

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Clay Regazzoni quasi mondiale 1974

regazzoni_ Anno 1974, prima stagione dell’era Lauda. La Ferrari ha due piloti di rimordine: il giovane austriaco ed il più esperto Clay Ragazzoni. La nuova 312B fila come un treno, Lauda impressiona favorevolmente tutti, va forte, sembra un computer da come sa concretizzare le risorse della scuderia di Maranello. Clay Ragazzoni è ormai un veterano, anche lui è vincente con quella rossa realizzata dall’Ing. Forghieri e tutto sembra volgere nel migliore dei modi per riportare il mondiale a Maranello dopo diversi anni di astinenza e frustrazioni. Ma a due gare dalla fine la ruota della fortuna gira in modo contrario, Lauda ha un incidente con Mass e rimane tagliato matematicamente fuori dalla classifica mondiale. C’è da giocarsela nell’ultima gara a Watkins Glen, ma ancora una volta la sfortuna ci mette lo zampino ed alla fine il mondiale finisce nelle mani di Emerson Fittipaldi con la McLaren. Era il 6 ottobre e l’ing. Mauro Forghieri ci ricorda quel fine stagione ed i fatti che hanno condotto a quel risultato

1974-Jarama-Regazzoni-3

“Arrivammo all’ultima corsa, il GP degli Stati Uniti, il 6 ottobre a Watkins Glen. Lauda non poteva più vincere matematicamente il mondiale, rimaneva ancora in lizza Clay Ragazzoni. Nella corsa precedente, in Canada, Lauda che stava vincendo la strada uscì di strada per causa della terra trascinata in pista da Jochen Mass. Vinse Emerson Fittipaldi con la McLaren e si rilanciò per il titolo mondiale.

Io rientrai in Italia per seguire l’ufficio tecnico e gli aggiornamenti da eseguire, lasciando sul campo Luca di Montezemolo e l’Ing. Giacomo Caliri. Una settimana prima della gara ci furono dei test privati a Watkins Glen dove Ragazzoni ebbe un incidente in cui si fece parecchio male ad un tallone e distrusse la vettura.

Per rimediare il problema, con Bellentani che era il capo meccanico, ritirammo fuori una vecchia scocca e la spedimmo in America.

GP di Germania 1974 - Regazzoni

Il giovedì mattina partii per Watkins Glen, ma all’Aeroporto della Malpensa ebbi dei problemi con il visto sul passaporto e dovetti urgentemente correre all’ambasciata a Milano per farlo sistemare, ma il tempo passava e persi il mio aereo per New York. Presi allora d’urgenza il primo aereo che c’era che atterrava però a  Detroit. Arrivo, noleggio una vettura e parto in direzione New York, con oltre 1.000 km da percorrere, ma ad un terzo del viaggio mi imbatto in una bufera di neve, era ormai notte, non dormiva da tantissime ore, la strada era impraticabile e trovai riparo in un motel gestito da indiani. Con il trascorrere delle ore la neve era alta oltre un metro e dovetti aspettare gli spazzaneve per ripartire a metà mattina. Ricordo che per riparami dal freddo mi comprai anche un cappotto con il collo di alce. Mi dovetti mettere dietro lo spazzaneve per diverse miglia, ovviamente con una velocità lentissima ed infine riuscii ad arrivare sulla pista, dopo oltre un giorno di viaggio,  il sabato pomeriggio a prove ormai terminate.

In mia assenza, per rimettere assieme la vettura, vennero anche modificati alcuni parametri, e la macchina di Clay aveva grossi problemi.

Clay-Regazzoni-1974Watkins-Glen

Lauda era demotivato, notoriamente non era un generoso e sapeva che era tagliato fuori dalla lotta del mondiale e non era certo disposto ad aiutare il compagno di squadra, poi anche la sua macchina aveva dei problemi e viaggiò nelle retrovie.

La verità di quella gara, e di quel fine stagione con il titolo finito nelle mani di Fittipaldi è questa. Vinse Reutemann con la Brabham, Ragazzoni arrivò undicesimo, il brasiliano quarto e per due punti vinse il mondiale. Poi Clay disse che non era stato aiutato, ma c’erano grossi problemi alla macchina ed al suo piede, non vedo cosa si poteva fare di più con tutte quelle circostanze avverse.”

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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